di Ranieri Siega.
Sono al mio esordio, navigo ‘Pigi’ Comelli, più avanti lo chiameranno ‘il notaio volante’. O anche ‘Pigi Comelli, re dei rally’. E’ arrivato il mio momento. Partenza dalla banchina di Porto Cervo, quindi siamo al Rally Costa Smeralda: giù dal palco finalmente sono in gara: un’emozione fortissima. Ci stringiamo la mano in segno di augurio ma dopo pochi chilometri sono già in panico: non trovo il sottocasco! Pigi inizia ad innervosirsi e il mio sogno si trasforma in un incubo. Tentiamo una furbata. Srotolo il collo della sotto tuta ignifuga (allora obbligatorio) a mo’ di bavero davanti alla bocca e infilo il casco. Passo inosservato al controllo orario e così pure allo start della prova speciale. Ho il cuore in gola: sono in gara e affrontiamo la prima P.S. l’Isuledda. Vinciamo la prova e vinceremo la gara. Cosa posso aver provato tutti lo possono immaginare. Non smetterò mai di ringraziare Pigi per avermi portato in Sardegna.
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